Regime forfettario: agevolazioni per chi apre una nuova attività
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Direttore: Alessandro Plateroti

Regime forfettario: agevolazioni per chi apre una nuova attività

Lavoro al PC

Il regime forfetario consente di avviare un’attività pagando solo il 5% di tasse: ecco i requisiti e le condizioni richieste.

Avviare una nuova attività lavorativa è sempre un inizio entusiasmante, ma spesso le spese previste si rivelano alte e difficili da sostenere. Ma con il regime forfettario è possibile mettersi in proprio pagando solo il 5% delle tasse: questo vale per chi vi accede per la prima volta e rispetta le condizioni richieste.

Lavoro al PC

Il regime forfetario: tutti i requisiti

Il regime forfetario è un regime fiscale agevolato che consente di avviare un’attività pagando solo il 5% di tasse durante i primi 5 anni di attività. E’ quindi possibile mettersi in proprio senza nessun versamento IRPEF o IRAP e nessuna ritenuta alla fonte a titolo di acconto, né tenuta dei libri contabili e fiscali.

Per poter applicare l’imposta sostitutiva del 5%, inoltre, la start up non deve essere una prosecuzione di un’attività già svolta in precedenza nella forma di lavoro dipendente o autonomo. Infine, è necessario non superare i 85.000 euro di ricavi e non svolgere attività di produzione di beni, oltre a non avere dipendenti e collaboratori a carico.

Come avviare un’attività con la flat tax

Chi ricade nel regime forfetario, dovrà determinare il reddito imponibile sulla base di un coefficiente di redditività da applicare al totale dei ricavi annui. A questo si applica un’imposta sostitutiva – chiamata flat tax (pari al 5%) – per i primi cinque anni di attività.

L’imposta applicata è sostitutiva dell’IRPEF, delle addizionali comunale e regionale e dell’IRAP, e prevede l’esonero dalla liquidazione e dal pagamento dell’IVA. Il contribuente forfetario non ha il vincolo di tenuta dei libri contabili e fiscali ad eccezione dell’obbligo di conservazione e numerazione delle fatture emesse e ricevute e di certificare i corrispettivi

Inoltre, dal 1° gennaio 2024 è prevista per tutti i forfettari, a prescindere dall’importo di ricavi e compensi, l’obbligo di fatturazione elettronica.

Poiché si tratta di un regime naturale, i contribuenti che già svolgono un’attività di impresa, arte o professione, vi accedono senza fare alcuna comunicazione o domanda. Tuttavia, i contribuenti che iniziano un’attività e presumono di rispettare i requisiti e le condizioni previste, devono dichiarare l’inizio attività tramite il modello AA9/12.

Chi può accedere al regime forfettario?

Non tutti però possono accedere al regime forfettario. Sono esclusi, ad esempio, coloro che spendono più di 20mila euro annui in compensi (collaboratori e lavoratori dipendenti, contratti a progetto, utili da partecipazioni agli associati, spese per prestazioni di lavoro), come anche le Partite IVA che hanno anche un reddito da lavoro dipendente superiore a 30mila euro annui.

Rientrano in lista anche coloro che hanno partecipazioni in società di persone, associazioni professionali o imprese familiari. Divieto per chi effettua cessione di fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi, chi emette oltre la metà delle fatture nei confronti del datore di lavoro o di quello avuto negli due anni precedenti e chi detiene il controllo di una Srl o associazione in partecipazione.

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ultimo aggiornamento: 11 Dicembre 2023 18:05

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